martedì 25 marzo 2008


Pensavo che quasi quasi fondo un partitino e mi candido anch'io alla presidenza. Anzi, facciamolo tutti, è un nostro diritto.
Ho sempre provato un certo pudore a parlare di politica, misto a imbarazzo, lo stesso che potrei provare restando nudo davanti a degli sconosciuti. Chissà perchè.
Eppure mi rendo conto che non c'è niente di meno intimo della politica, direi piuttosto il contrario; molta promiscuità e fin troppo disincanto, che per uno incantato come me è grave.
In un'era diversa da quella della comunicazione nella quale ci troviamo, me ne sarei rimasto tranquillo, ma oggi la tecnologia ci permette qualsiasi sogno, anche quello di parlare al vento sapendo che raccoglierà le nostre parole. Perchè dunque non dovrei alzare anch'io la mia crestina e disegnare la mia sulla imbarazzante mancanza di pudore degli italiani in tema di politica?

4 commenti:

Davide Barzi! ha detto...

Avevao usato per Caluri l'epiteto "l'aggiornatore incostante"...

...hai preso invidia?

;-)

Danilo ha detto...

Ma tu guarda cha anche il Luini mi si è fatto un blog!!!

Danilo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
il Frank ha detto...

Caro Davide,
sei stato buono, come sempre.
Io che mi conosco bene userei l'epiteto "aggiornatore" pigro
e solo per usarne uno elegante...