martedì 25 marzo 2008


Pensavo che quasi quasi fondo un partitino e mi candido anch'io alla presidenza. Anzi, facciamolo tutti, è un nostro diritto.
Ho sempre provato un certo pudore a parlare di politica, misto a imbarazzo, lo stesso che potrei provare restando nudo davanti a degli sconosciuti. Chissà perchè.
Eppure mi rendo conto che non c'è niente di meno intimo della politica, direi piuttosto il contrario; molta promiscuità e fin troppo disincanto, che per uno incantato come me è grave.
In un'era diversa da quella della comunicazione nella quale ci troviamo, me ne sarei rimasto tranquillo, ma oggi la tecnologia ci permette qualsiasi sogno, anche quello di parlare al vento sapendo che raccoglierà le nostre parole. Perchè dunque non dovrei alzare anch'io la mia crestina e disegnare la mia sulla imbarazzante mancanza di pudore degli italiani in tema di politica?