sabato 27 ottobre 2007

Siamo in semifinale!

Come giustamente mi fanno notare, ho dimenticato di informarvi che abbiamo passato le prime selezioni e siamo entrati nella rosa delle 15 opere migliori (su 120).
Ora potete ammirarle sul sito della Fondation Leblanc
e fino al 2 novembre potete votare la vostra preferita,
sono sicuro che non avrete dubbi su quale scegliere.
Il voto del pubblico e' importante in sede di giuria che sara' presieduta da personalita' del mondo del fumetto francobelga,
dunque correte a visitare il link:
http://www.fondationrleblanc.be/index.php?page=prix.html
Il 7 novembre a Bruxelles in presenza del ministro della cultura della commissione comunitaria francese Madame Francoise Dupuis, avverra' la premiazione del vincitore. Spero di poter aggiungere al prossimo post la mia foto abbracciato alla signora Dupuis, ma ora non ci resta che attendere insieme la fine di questo reality. Sarete in grado di reggere la suspence?
Si? Come si! Guardate che qui si fa la storia del fumetto in diretta, mica pizza e fichi!

giovedì 4 ottobre 2007

Wright brothers

Il gruppo Artnu stavolta si e' cimentato in una kermesse fumettistica d'oltr'alpe, anzi un po' piu' in la'. Il solito Mirko ai testi, Fabio alle matite e io alle chine, abbiamo buttato giu' una gradevole storiellina per il concorso indetto dalla Fondation Leblanc di Bruxelles, il Prix Raymond Leblanc alla sua prima edizione. Sul tema « Osez, osez, car le possible est toujours un petit pas après…l’impossible », la nostra storia racconta in quattro tavole B/N e una bella copertina a colori, le origini del desiderio dei fratellini Wright di volare...ricordo che Raymond Leblanc e' nientepopodimeno che il fodatore delle edizioni Lombard, quelle di Tintin e i puffi tanto per dirne due. Ci siamo dunque lasciati attirare dal prestigio di questa iniziativa, dalla possibilita' di pubblicare su di un albo Lombard e perche' no, anche dai 10.000 euro in palio, dicansi diecimila. Altro che i concorsi nostrani!
Siamo veniali? Mais non, ca c'est de la neuvième art, parbleu!

martedì 2 ottobre 2007

Viva il Rugby

In questo periodo si parla tanto di rugby o forse sono in tanti a volerne parlare. Ne sono felice, voglio dire, sono felice che il rugby abbia finalmente la notorieta' che si merita. Lo definirei uno sport gentile, nonostante le botte, un signor sport, uno sport sportivo, finalmente, da seguire sul campo con una tazza di te' in mano.
Nel panorama dello sport italiano, penso al rugby come a una boccata d'aria pura, purificata da cotanti personaggi semianalfabeti e benvestiti e presentato da candidi energumeni, buoni come il pane e umili come solo chi conosce il dolore sa essere. Come si fa a non entrare in empatia con gente cosi'.
In tempi non sospetti, Raffaello "Fefe'" Catalano scrisse una breve storia a fumetti sulle origini del Rugby Varese e mi chiese d'illustrarla. Un estratto di questa storia si puo' ritrovare in un volume del 1996 che ricorda i primi vent'anni del rugby a Varese.